La storia di Lampeudsa è una storia avventurosa, una storia di navi e di pirati, di conquistatori e di viaggiatori, di marinai e di poeti, ricca di misteri, di religioni e di leggende; una storia di quelle che si vedono solo nei film e che ancora oggi lascia la sua testimonianza sull'isola.
Di segutio la descrizione che fece Bernardo Sanvisente, primo governatore dell'isola, al suo arrivo nel lontano 1843:
"E' altresì incontrastabile prova di essere stata l'isola abitata da antichi popoli, la quantità di stufe, di tombe, di anfore, di lampade trovate ed il numero dei ruderi e dei monumenti che trovansi in ogni luogo.Tra le monete trovate ve ne reano di siracusane, agrigentine, dell'epoca dei Consoli e degli Impreatori Romani... ve n'erano arabe, turche, veneziane, francesi e maltesi"
Data la sua posizione al centro del Mediterraneo, Lampedusa è stata teatro di aspri combattimenti all'epoca delle crociate e fu terra di conquista per i Saraceni così come per i Cristiani. Il ricordo storico di frequenti battaglie tra Cristiani e Saraceni avvenute nelle acque di Lampedusa diede al poeta Ludovico Ariosto, nell'Orlando Furioso, l'idea di ambientare sull'isola un duello tra Paladini di Francia e Saraceni:
"che s'abbia a ritrovar con numer pare
di cavalieri armati in Limpadusa
un'isoletta è questa, che dal mare
medesimo che la cinge, è circonfusa"
e ancora:
"d'abitazioni è l'sioletta vota
piena d'umil mortelle e di ginepri,
gioconda solitudine e remota
a cervi, a daini, a caprioli e lepri;
e fuor cha ai pescatori è poco nota
ove sovente a rimandati vepri
sospendon, per seccar,l'umide reti:
dormono intanto i pesci in mar quieti"
Di questa narrazione rimane ancora testimonianza sull'isola nei nomi di alcuni luoghi come Punta Cavallo Bianco, in ricordo del cavallo di Orlando ed Aria Rossa, la zona dove avvenne il combattimento e diventata rossa per il sangue versato; anche la Torre di Orlando, che anticamente dominava il porto, si richiama a questa storia.
Nel 1436 il re di Napoli Alfonso V d'Aragona (detto il magnanimo) concesse la disabitata isola a Giovanni de Caro, barone di Montechiaro, per ringraziarlo dell'aiuto offertogli in una spedizione all'isola di Gerba.
Storia di Lampedusa dal 1700 ad oggi
Le notizie che sono riporate in questa pagina sono tratte dal libro
"Breve storia di Lampedusa" di Nino Taranto (Lampedusa Art Gallery)Tutti i diritti relativi al materiale fotografico ed al libro
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